Sabrina Zuccalà, un donna di 49 anni, che ha sempre combattuto per ciò che voleva, anche contro i tabù, contri i pregiudizi verso la Donna ad oggi ancora preponderante pur essendo in un’era “avanzata”, in cui non dovrebbero esserci differenze di genere quanto piuttosto differenze di atteggiamenti nei confronti della vita.

Questa storia tutta italiana ci racconta di una Donna che ce l’ha fatta.

Sabrina Zuccalà, un donna di 49 anni, che ha sempre combattuto per ciò che voleva, anche contro i tabù, contri i pregiudizi verso la Donna ad oggi ancora preponderante pur essendo in un’era “avanzata”, in cui non dovrebbero esserci differenze di genere quanto piuttosto differenze di atteggiamenti nei confronti della vita, per come ognuno di noi, quotidianamente decide da che parte stare, che scelte attuare ed è quello che fa da sempre – a livello personale consapevole che si rifletterà su quello professionale, il progresso evolutivo, forgiato dalle esperienze, ha messo a frutto gli insegnamenti e le opportunità che si sono presentati nella vita. E non solo per un benessere personale ma a qualcosa di più di più alto, quindi non solo verso il singolo Individuo ma a favore della Comunità.
Sabrina Zuccalà si definisce, semplicemente, una Donna che fa della sua professione la sua missione, l’amore per il paese e per le infinite opportunità reperibili concretamente in ambito storico, archeologico, culturale, territoriale e comunitario.
Queste stesse opportunità che magicamente si trasformano in Energia che alimentano il motore per creare le innumerevoli opportunità di applicazione (al servizio dell’Umanità) della Nanotecnologia e lo fa sempre con dignità, umiltà e rispetto delle leggi naturali che, a differenza delle leggi dell’uomo, non prevede differenze di genere ma tratta tutti in paro modo.
Il Karate è stato una scuola, una fucina dove forgiare un carattere che già allora non concepiva gli sport di gruppo, la possibilità di fare affidamento sugli altri per trovare sostegno. Tra sessioni di Kata, nell’impegno quotidiano di dare “forma” (questo è il significato di Kata) alle sequenze tecniche, concentrandosi sulla precisione e la potenza dei movimenti, a soli diciotto anni le fu conferita la cintura nera.

Per Sabrina, essere una manager non le bastava. La routine del suo lavoro, non era abbastanza grande da contenere le sue ambizioni. Restare ferma su quello che aveva ottenuto, mentre in lei cresceva la fiamma da outsider con cui era nata, deve averla costretta a guardare il suo reale potenziale.
Dev’essere stato allora che si è resa conto di come, dentro il suo fuoco, bruciavano lentamente le sue capacità, il suo talento inespresso.
Per tre lunghi mesi restò chiusa dentro i suoi pensieri, cercando di dare forma al suo progetto, curando tutti i dettagli di un’attività che allora era pura avanguardia; una bella idea, sì, ma foriera di rischi altissimi dentro un settore in cui pochissimi si erano avventurati.

Durante quei novanta giorni, mentre un tassello alla volta costruiva il suo futuro, non dev’essersi voltata indietro troppe volte.
Oggi l’avvocato Zuccalà lo dice spesso che l’imprenditoria non avanza con i forse, con i se o con i magari.
Si procede solo se si hanno idee chiare. E le sue dovevano essere cristalline perché, da quel ritiro dentro se stessa, è riemersa con la 4Ward360 – un’impresa che oggi è leader in un settore in continua espansione.
Azienda 4Ward360 – la creatura di una giovane imprenditrice che è stata educata a usare la sua testa, lontano dalle comodità rassicuranti del gregge, molto addentro alla sofferenza di chi sceglie di aprirsi una strada dove a nessuno era parso conveniente farlo.

A ben vedere la scelta delle nanotecnologie sembra molto in linea con l’idea di come Sabrina ha della vita. Non stupisce che una persona che è stata in grado di prendere in mano la sua esistenza, di plasmarla finché non è riuscita a darle la forma che più le somigliava, oggi si occupi di manipolare la materia nella sua unità di misura nanometrica.
Sabrina ha deciso di specializzarsi nella conservazione dei beni culturali tramite Nanotecnologia.
La sua azienda ha maturato esperienze importanti in tutto il mondo e ha superato sfide complesse e uniche come, per citare una delle collaborazioni più importanti, il trattamento per la protezione e conservazione dell’Esercito di terracotta di Qin Shi Huang a Xi’an, in Cina.
Il progetto Heritage Preservation Lab da lei creato è nato proprio con l’intento di dedicarsi esclusivamente alla conservazione dei beni culturali. Sul sito di quest’azienda traspare il suo profondo amore per l’arte e il desiderio di poterla tramandare alle generazioni future.
Si tratta di una Mission che si fa forte della consapevolezza che, se non saremo in grado di preservare ciò che la nostra storia millenaria ci ha consegnato, finiremo per perdere molto più che monumenti, chiese e complessi scultorei. Quello che smarriremo, nelle more degli interventi di restaurazione e conservazione, sarà anche la memoria della nostra storia millenaria.
Per far fronte a quest’attività di tutela e conservazione dei beni culturali, tanto italiani che stranieri, 4Ward360 investe una parte importante del proprio fatturato proprio nel settore della Ricerca & Sviluppo. Sono innumerevoli i brevetti studiati e prodotti ad hoc per offrire nuove e sempre migliori prestazioni alle superfici materiche su cui si è chiamati a operare in tutto il mondo.

Essere imprenditrice in un paese dove le Donne, a parità di titolo di studio ed esperienza, guadagnano mediamente il 30% in meno dei loro colleghi maschi, significa far il doppio della fatica. Che sia il doppio, il triplo o molto altro ancora, la cosa non ha impedito a Sabrina Zuccalà di creare una realtà leader nel suo settore, dove sono in tanti a lavorare e a fare ricerca grazie a quel suo desiderio di essere all’altezza delle sue ambizioni.

“Il riconoscimento, l’apprezzamento di quanto faccio è un dato di fatto e mi ha portato a evolvere la mia imprenditorialità che ultimamente mi sta trasformando anche in una figura pubblica.
La vita è stata a tratti non facile ma, con continua gratitudine, sono consapevole che l’opportunità che mi sta dando fa sì che non allontani mai il mio focus, ovvero fare della Nanotecnologia uno strumento di evoluzione nel rispetto di un benessere comunitario e portare, in giro per il mondo, l’Eccellenza dell’Italia che in fatto di genialità non si smentisce mai”.
Sabrina Zuccalà.