Innovazione e Ricerca: ruolo fondamentale nel tutelare la produzione Made in Italy

Secondo i dati raccolti da Federalimentare, il settore alimentare ha vissuto un periodo, dal 2013 al 2016, di sostanziale stabilità, registrando un fatturato di 132 miliardi di euro, pari agli anni precedenti, ma una crescita costante dell’export del 3,5% per un valore di 30 miliardi di euro. La riconoscibilità del brand Italian Food all’estero, nonché l’incremento del benessere dei Paesi dell’est Europa costituiscono i fattori determinanti di questo successo.

In questo contesto l’Innovazione e la Ricerca svolgono un ruolo fondamentale nel tutelare la produzione Made in Italy e nel rendere più efficienti le colture, con un occhio di riguardo alla crescente domanda di prodotti Bio. Le vendite del biologico in Italia secondo i dati Ismea-Nielsen, infatti, confermano per il primo semestre del 2016 un aumento significativo delle vendite di prodotti biologici nella Gdo (+20,6% rispetto al primo semestre del 2015), rafforzando la tendenza positiva registrata nel 2015 (+20%) e quella degli ultimi 5 anni (+11%).  Inoltre, secondo gli ultimi dati diffusi dal SINAB – Sistema di Informazione Nazionale sull’Agricoltura Biologica, la superficie coltivata secondo il metodo biologico in Italia, risulta pari a 1.492.579 ettari, con un aumento complessivo rispetto all’anno precedente del 7,5%. Nel corso del 2015 sono stati infatti convertiti al metodo biologico oltre 104.000 ettari.

Da dove viene il cibo che mangiamo? Qual è la sua storia e come è stato prodotto?  Queste sono le domande che si pongono i consumatori di oggi, sempre più attenti a ciò che portano a tavola. La risposta oggi possono darla soluzioni innovative che permettono di realizzare un vero e proprio “passaporto digitale” dei prodotti agroalimentari, con cui tracciare il percorso dei cibi letteralmente dal campo al piatto. E’ quello che ha fatto Cisco, la cui esperienza è stata raccontata nell’ambito del programma degli Smau Live Show dedicati al settore Agrifood.

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