Il presidente Mattarella taglia il nastro della seconda sede di PizzAut. Per lui una pizza speciale, farcita con prodotti coltivati in terre confiscate alla mafia, un pranzo con 200 ospiti e un concerto.

Il 2 aprile, in occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inaugurato il nuovo PizzAut di Monza, la seconda pizzeria fondata da Nico Acampora – fondatore e Presidente del progetto – gestita da ragazzi autistici, dopo quella di Cassina de’ Pecchi (nell’hinterland milanese).

L’arrivo di Mattarella è stato accolto da molti applausi. Presente anche il sindaco di Monza, Paolo Pilotto. Dopo la benedizione di monsignor Luca Raimondi – che ha dichiarato “Qui le fragilità dell’uomo diventano testimonianza della bellezza delle diversità” – è iniziato il momento musicale della giornata. È stato eseguito l’Inno alla Gioia da parte di Andrea Malorni, uno dei ragazzi di PizzAut che da poco ha imparato a suonare il violino.

A reggere il nastro tagliato subito dopo l’intermezzo musicale Beatrice Tassone, la prima ragazza autistica che lavorerà nel nuovo ristorante. Infatti, dopo il taglio del nastro, il presidente Mattarella ha anche assistito alla firma del contratto di assunzione a tempo indeterminato di due camerieri autistici, appunto Beatrice Tassone e Gabriele Nughes. Ha poi visitato il nuovo ristorante e le cucine: fra gli assaggi, una pizza speciale dedicata alla Costituzione e, in particolare, all’articolo 1.

Ed è proprio sul punto relativo ai contratti di lavoro che Acampora, in nomination per il Premio Eccellenze Italiane 2023, ha insistito:

“Oggi a pranzo abbiamo tante imprese che hanno compreso e sostenuto il nostro progetto e che stanno cominciando ad assumere giovani autistici grazie alla contaminazione con PizzAut”.

Le dichiarazioni del presidente Mattarella

“Grazie a Nico Acampora perché tutti credevano fosse impossibile quello che sognava. Questo non è solo un esempio, ma un luogo di normalità – ha dichiarato Sergio Mattarella – Nessuno è uguale a un altro e tutti devono avere la possibilità di esprimersi. Nico ha fatto questo, quindi esprimo la mia riconoscenza a lui e a voi che avete dimostrato cos’è impegnarsi. Auguri per le tappe successive”.

“La presenza del Capo dello Stato – ha dichiarato Acampora – è una cosa importante perché è un segno di vicinanza alle 600.000 famiglie che hanno figli con autismo: spero che la sua presenza stimoli le altre parti dello Stato a fare di più, perché oggi in Italia ci sono pochi insegnanti di sostegno, poche terapie, quando la diagnosi arriva la presa in carico è tardiva.

Speriamo che tutto il sistema sia vicino a noi. Sono emozionatissimo e molto stanco, perché stanotte non ho dormito per nulla. Il Presidente della Repubblica incontra i miei ragazzi. Non riesco ancora a crederci.

Avere oggi qui Mattarella significa avere un grande gesto di vicinanza alle persone autistiche: non so quanti altri capi di Stato faranno un gesto di questa portata”.

“Mattarella uno di noi” era la frase che si leggeva sul grembiule donato dai ragazzi di PizzAut al Presidente della Repubblica. Scritta anche sulla torta tricolore, la frase è stata apprezzata dal Capo dello Stato.

“Sono uno di voi’ – ha detto Mattarella -: questo per me è un complimento perché io sono uno di voi, grazie”: così il Capo dello Stato ha ringraziato i ragazzi di PizzAut al termine del pranzo.

Al PizzAut di Monza lavoreranno 25 ragazzi con sindrome dello spettro autistico e ci sarà anche un’Academy cui aderiranno gruppi di 12 ragazzi che, per due volte all’anno, avranno modo di formarsi e di imparare il mestiere.

All’inaugurazione della pizzeria ha partecipato, tra gli altri, anche il cantante Elio col figlio Dante, che, com’è noto, è autistico. Il grande messaggio che giunge da questa realtà fondata da Acampora, che sta facendo scuola in Italia e nel mondo, è che le persone afferenti allo spettro autistico possono essere autonome e realizzarsi grazie al loro lavoro.

Guarda anche l’intervista a Nico Acampora realizzata dallo Stoirytailor Piero Muscari (www.pieromuscari.it)