Made in Italy: l’etichetta tricolore vale oltre 6 mld

Nel 2017 i prodotti alimentari che richiamano l’italianità in etichetta hanno generato oltre 6,3 miliardi di euro di vendite, ovvero circa 274 milioni di euro più del 2016, dovuti soprattutto alle vendite senza promozioni dei nuovi prodotti. Oltre il 25% dei prodotti alimentari venduti in super e ipermercati esibisce la sua italianità in etichetta: a rivelarlo è la terza edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy, che sin dal suo primo numero ha scelto di monitorare i claim, i loghi e i pittogrammi che richiamano l’italianità on pack.

Dietro questi numeri non ci sono solo le norme che hanno introdotto l’indicazione obbligatoria dell’origine della materia prima per diversi alimenti, tra gli ultimi le conserve di pomodoro, per cui l’obbligo entrerà in vigore dal prossimo 27 agosto, ma anche i valori di rassicurazione, di qualità e di gusto che gli italiani riconoscono ai prodotti alimentari ‘made in Italy‘ e le scelte delle aziende di produzione di enfatizzare questi aspetti sulle etichette per comunicarli in modo più esplicito ai consumatori.

L’Osservatorio Immagino ha rilevato che l’elemento più utilizzato in etichetta per richiamare l’origine italiana è la bandiera tricolore, usata dal 14,3% dei prodotti alimentari italiani, che hanno generato il 13,8% del giro d’affari totale dell’alimentare confezionato venduto in Italia nel 2017. Rispetto all’anno precedente, il valore delle vendite è aumentato del 4,9%, contro il +3,1% registrato tra il 2015 e il 2016. (Fonte e articolo completo: Adnkronos)