La videobiografia di Teddy Reno

La storia di Ferruccio Merk Ricordi in arte Teddy Reno

Videobiografia di Teddy Reno realizzata in occasione del Premio internazionale “Il Faro, uomini che lasciano il segno”2012 – sezione spettacolo.

Se Vittorio Sgarbi lo definisce, fra il serio e faceto, “Un lembo di storia patria“… se il senatore a vita Giulio Andreotti lo ringraziava “Per cio’ che sta facendo per la ridente cittadina di Ariccia, sui Castelli Romani“,… se Evita Peron lo definiva affettuosamente “El niño mimado” della canzone italiana in Argentina,… se i giornali, le radio e le televisioni se ne occupano, bene o male, da oltre 60 anni, si puo’ ben dire che il “personaggio” Teddy Reno, anagraficamente Ferruccio Merk Ricordi, c’è ed è ben vivo, avendo ormai da tempo acquisito un posto significativo nella storia della canzone e del costume italiano. Ma l’ultima sorpresa del Ferruccio nazionale ci viene proprio dalla moglie Rita Pavone, che sara’ la regista di “My Way”, il recital party che Teddy Reno e il suo gruppo di musicisti diretti da Sylvia Pagni gia’ stanno preparando con cura, in vista dell’imminente stagione 2010/2011, che affonda le sue radici addirittura sul finire della seconda guerra mondiale, quando l’allora diciassettenne triestino Teddy Reno si inebriava, nel 1944, della voce, dello stile, e della perfetta dizione inglese di un cantante USA, dal volto e dalle sembianze a lui sconosciute, che gli giungevano via radio dagli studi della 5^ armata che dalla Sicilia stava risalendo la penisola italiana, un certo Frank Sinatra. Fu quindi la sua grande passione sinatriana che spinse Teddy Reno, nell’immediato dopoguerra (1946/47), a debuttare quale cantante crooner nell’orchestra inglese di Teddy Foster con la quale poi giro’, per oltre un anno, attraverso tutte le basi anglo-americane d’Europa, cantando canzoni come “Night and day”, “Nature boy”, “White Christmas” e “Again”.

Nel 1948 fondo’ e diresse, per 10 anni, la CGD (Compagnia Generale del Disco di milano), lanciando, oltre a se stesso, alcuni “sconosciuti” poi diventati notissimi negli anni ’50 quali i cantanti: Johnny Dorelli, Betty Curtis, Giogio Consolini, Jula De Palma ecc. e musicisti arrangiatori quali : Lelio Luttazzi – anche suo pianista personale – Gianni Ferrio e Pino Calvi. Per circa 10 anni, fu in vetta alle classifiche discografiche con canzoni che molti ricordano tuttora, quali “Trieste mia”, “Addormentarmi così”, “Vecchia America”, e una serie di canzoni moderne napoletane che Toto’ gli fece inserire nei suoi films, quali: “Malafemmina”, “Accarezzame”, “Na voce, na chitarra” “Chella-lla”, oltre a quella “Piccolissima serenata” che, cantata in ben 5 lingue, allargo’ la sua popolarita’ in tutti i continenti. Ma non finisce qui… il “Recital Party” in due tempi della durata di oltre due ore documenta poi l’emozionante primo incontro col “vero” Frank Sinatra e le serie televisive RAI-TV anni ’50, quando Teddy Reno fu il primo personaggio televisivo a proporre il cosiddetto Talk Show, ricevendo ospiti d’eccezione quali Kim Novak, Gina Lollobrigida, Alberto Sordi, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e persino l’austero cancelliere federale tedesco Konrad Adenauer. Nei successivi anni ’60, Teddy e’ stato sicuramente l’antesignano dei cosiddetti concorsi per nuovi talenti, prima fra tutti la mitica “Festa degli sconosciuti” di Ariccia, sui Castelli Romani, dove fecero i loro rispettivi “primi passi” artisti del calibro di: Claudio Baglioni, Enrico Montesano, del veronese Dino, “The Rokes” di Shel Shapiro, Edoardo Vianello, più recentemente Francesco Baccini, gli Audio Due ecc. e… una ragazzina torinese, Rita Pavone, divenuta poi celebre nel mondo intero e da lui sposata il 15 marzo 1968, da cui ha avuto due figli, Alex (39) attuale giornalista e animatore della R.S.I. Radio Svizzera Italiana e Giorgio (33) leader del gruppo rock Svizzero-Tedesco “George”.

Ma, se il canto mi affascina da un lato, dall’altro – afferma Teddy Reno – il talentscoutismo ancora ce l’ho nel sangue oggi piu’ che mai ed intendo portarlo avanti sul piano Nazionale e Internazionale. Per questo motivo Teddy Reno, oltre a proporre i suoi spettacoli di piazza e teatrali, coadiuvato da una commissione tecnica-artistica, e’ alla ricerca di nuovi talenti del canto, della musica, della moda, della bellezza, attori, cabarettisti, strumentisti, comici e tutto quello che fa rima con arte e creativita’. La “Festa degli sconosciuti” (over 14) e la “Festa di Gian Burrasca” (under 13) non sono dei concorsi, bensi’ una serie di servizi annuali di Teddy Reno che nell’arco di alcuni mesi, attraverso provini e manifestazioni, andranno a rintracciare e “testare” le capacita’ di volti nuovi, di chi è in possesso cioè di doti già espresse o potenziali tali da poter aspirare ad una carriera nel campo dello spettacolo. Agli artisti giudicati più bravi e meritevoli verrà data la possibilità di perfezionarsi, quindi saranno lanciati da Teddy e messi in contatto con enti radio televisivi, discografici e teatrali negli anni seguenti, e con facoltà, in base ai meriti, di entrare nella nuovissima WTP (WORLD TALENT PARADE).

 

FONTE: http://www.teddyreno.com